acqua calda sanitaria Lecce

19 Feb. 20

Acqua calda sanitaria: le soluzioni per produrla con efficienza

L’acqua calda per uso sanitario, quella che in pratica viene usata in bagno o in cucina, prende il nome di ACS e spesso è ottenuta per mezzo della stessa caldaia che viene impiegata per l’impianto a pavimento o i radiatori.

La tematica dei consumi e del risparmio energetico è sempre più diffusa ed aumenta la ricerca di soluzioni per la salvaguardia sia dell’ambiente che dei propri risparmi. Quest’ottica può essere impiegata anche nel campo dell’ACS.
Con i giusti accorgimenti sarà dunque possibile godere della propria acqua calda sanitaria ottimizzando i consumi e rispettando l’ambiente.

Le soluzioni classiche

Come precedentemente accennato, moltissime abitazioni fanno uso di un’unica caldaia, a gas o a gasolio, sia per l’acqua che per il riscaldamento. Questa soluzione legata ad un unico apparecchio può sembrare comoda, ma sicuramente è poco funzionale.
La maggior parte degli impianti di riscaldamento sono caratterizzati da generatori energivori ormai datati, spesso difettosi e che richiedono numerosi interventi da parte di un manutentore, con relative spese.

L’alternativa più usata alla vecchia caldaia è il classico scaldabagno elettrico. Esso opera per mezzo di una piccola riserva d’acqua mantenuta a temperatura tramite un riscaldatore elettrico.
Una piccola spesa iniziale in confronto ad altre opzioni non porterà però ad un reale risparmio. Tutt’altro, poichè le bollette saranno molto alte a causa dei grandi consumi elettrici che comporta.

Le soluzioni alternative

Al giorno d’oggi efficienza, risparmio e semplicità sono punti che convivono tranquillamente in uniche opzioni.
Per la produzione di acqua calda sanitaria soluzioni sono presenti per tutte le esigenze.

  • Pannello solare termico
    Il sole è gratuito ed è una risorsa rinnovabile e pulita, dunque il pannello solare è senza ombra di dubbio la scelta più eco-friendly e performante. Attraverso questo sistema, l’energia del sole viene catturata e trasferita verso un accumulo termico fondamentale per creare acqua calda sanitaria senza costi.
    Dato che non tutti i giorni c’è il sole, il pannello solare termico viene integrato ad un altro generatore. Ma questo inciderà davvero poco sulla bolletta. Con una buona esposizione di un pannello solare di qualità, il taglio dei consumi arriverà tranquillamente anche a più del 60%.
  • Caldaia a condensazione
    Questo tipo di caldaia, lavorando con temperature molto basse legate ai fumi di scarico, recupera il calore latente prodotto durante la combustione e lo usa per produrre acqua calda sanitaria. Anche in questo caso il risparmio è considerevole, così come la diminuzione di emissioni inquinanti.
    La scelta può orientarsi verso una caldaia a condensazione istantanea, che attiva il generatore nel momento in cui è necessario l’uso dell’acqua, oppure verso una caldaia con accumulo, cioè con serbatoio.
  • Caldaia a biomassa
    Questa soluzione ha avuto una grande richiesta anche a seguito del Decreto Rinnovabili. Si tratta di caldaie a legna di ultima generazione, con grandi rendimenti e notevole risparmio, riuscendo a coprire totalmente la necessità di calore di una casa.
    Nel caso in cui non fosse reperibile del combustibile nella propria area, la caldaia a biomassa offre ottime prestazioni anche solo con il pellet.