
20 Feb. 19
Caldaia a condensazione e pompa di calore: cosa scegliere
Tra i sistemi di riscaldamento quelli più performanti risultano sicuramente la pompa di calore e la caldaia a condensazione.
Entrambe le tipologie sono adatte ad appartamenti, case singole, bifamiliari e villette a schiera.
Cos’è una caldaia a condensazione
Una semplice definizione di cosa sia una caldaia a condensazione è spiegare che si tratta di un sistema che produce acqua calda a bassa temperatura (tra 40 e 60 °C) da utilizzare nel riscaldamento di una casa e come acqua calda sanitaria, con elevate prestazioni e a basse emissioni di gas serra.
Queste caldaie funzionano principalmente sfruttando il vapore acqueo contenuto nei fumi prodotti dalla combustione della caldaia per ottenere l’energia desiderata e, a differenza di quanto accade con i sistemi convenzionali in cui i fumi emessi possono raggiungere una temperatura fino a 150 °C per evitare la condensazione e facilitare il tiraggio, le caldaie a condensazione utilizzano il calore latente immagazzinato nel vapore per ottenere prestazioni fino al 100% in più.
La buona notizia è che grazie all’utilizzo del vapore acqueo, l’utilizzo di una caldaia a condensazione in casa potrebbe significare un risparmio fino al 20% sulla bolletta del gas.
Cos’è una caldaia a pompa di calore
Rispetto alla caldaia a condensazione, quella a pompa di calore aria acqua si differenzia per il suo meccanismo, che si basa su un ciclo di refrigerazione reversibile, cioè sono in grado sia di riscaldare l’acqua che raffreddarla.
Questo sistema di riscaldamento assorbe il calore dell’aria esterna e lo trasporta nello spazio interno, rendendolo un sistema a basso consumo ed ecologico, grazie al fatto che la sua principale fonte di energia proviene dal calore esistente nell’aria.
Di seguito metteremo a confronto gli attributi di entrambi i sistemi di riscaldamento domestico per scoprire quale sarà quello migliore in base alle esigenze di ognuno.

Efficienza
L’efficienza di un sistema di riscaldamento domestico è essenzialmente la quantità di energia che viene convertita in energia termica utile. Generalmente, le caldaie tradizionali a gas sono considerate efficienti dal 50 al 75%, il che significa che è stato sprecato da metà ad un quarto dell’energia fornita alla caldaia. Le moderne caldaie ad alto rendimento come quelle a condensazione, hanno un’efficienza molto migliorata di circa il 90%, con solo piccole quantità di calore perso attraverso la canna fumaria.
D’altra parte, l’efficienza delle caldaie a pompa di calore può, in effetti, raggiungere il 350% (o in termini tecnici, un coefficiente di prestazione di 3,5). Questo perché le pompe di calore funzionano assorbendo il calore che si verifica naturalmente al di fuori della casa, spostandolo all’interno.
Durata
Una tipica pompa di calore ad aria compressa dura circa 15 anni, ma presumibilmente i modelli più recenti e le pompe di calore geotermiche hanno una durata di circa 25 anni. Questa longevità è attribuita al loro design robusto e, con solo poche parti mobili, c’è ben poco che possa effettivamente andare storto.
In confronto, la durata tipica di una caldaia a condensazione è di circa 8 – 12 anni.
Sostenibilità
Nonostante l’efficienza delle caldaie a condensazione sia circa del 90%, quelle a pompa di calore non bruciano i combustibili fossili per generare calore, rendendole molto più sostenibili. La loro alta efficienza significa anche che, anche se l’elettricità che alimenta la pompa di calore fosse generata in una centrale elettrica a carbone, le emissioni di carbonio emesse sarebbero minime.
Inoltre, c’è la possibilità di alimentare le pompe di calore dall’elettricità verde (pannelli solari o energia eolica), che praticamente ridurrebbero le loro emissioni di carbonio a zero.
Il costo di entrambe le tipologie di impianti di riscaldamento è ammortizzabile grazie alle detrazioni, in vigore per tutto il 2019. Si può detrarre il 50% in caso di ristrutturazione o il 65% in caso di riqualificazione energetica oppure si può sfruttare anche l’opportunità del conto termico.