24 Set. 21

Incentivi 2021: cos’è il conto termico 2.0

Il conto termico 2.0 non è altro che un incentivo 2021 entrato però in vigore il 31 maggio 2016 per incrementare l’efficienza energetica all’interno degli edifici, mediante interventi di piccole dimensioni.

I bonus totali che è possibile ottenere ammontano fino al 65% della spesa. L’obiettivo è il miglioramento energetico utilizzando un fondo totale di 900 milioni di euro, di cui 200 milioni dedicati alle manovre della Pubblica Amministrazione. Al responsabile dell’erogazione di questo bonus (GES) spetta il compito di individuare i tipi di interventi ammessi, i requisiti per accedere all’incentivo e la modalità in cui può essere fatto.

Oltre a questa agevolazione esiste anche un’altra possibilità per migliorare le abitazioni o gli edifici: la detrazione fiscale degli Ecobonus.

Requisiti domanda conto termico 2.0

Oltre alla Pubblica Amministrazione, possono fare domanda anche tutti i cittadini e tutte imprese. Per quest’ultimi vi è la possibilità dell’accesso diretto solo una volta che gli interventi sono stati eseguiti. Successivamente, vi è necessità di iscrizione sul portale del GSE, in particolare nell’area dedicata per poi compilare e inviare tutta la specifica documentazione nella sezione del conto termico, entro sessanta giorni dal termine dei lavori di miglioramento energetico.

Tuttavia, non tutte le spese vengono conteggiate all’interno di questo bonus, ma dovranno essere specifici interventi. Cioè quelli volti al miglioramento energetico di edifici già esistenti e quelli volti alla sostituzione di impianti, con altri che siano alimentati da risorse rinnovabili. Ad esempio, con la luce del sole o con altri che sono energicamente molto efficienti.

Gli incentivi

Per quanto riguarda l’ammontare totale del bonus, c’è da considerare che la detrazione oscilla tra il 40% e il 65% della somma spesa per gli interventi. In particolare:

  • Chi isola pareti e coperture, installando sistemi di building automation e sostituendo le caldaie tradizionali con quelle meno inquinanti a condensazione c’è una detrazione fino al 40%;
  • Per gli isolamenti termici fino al 50%;
  • Per coloro che ricostruiscono edifici nZEB c’è un incentivo fino al 65%;
  • La stessa cosa vale per tutti gli interventi di sostituzione di impianti tradizionali. Come quelli a pompa di calore, con quelli ibridi (hanno anche un’alimentazione derivata dagli impianti solari) e a biomassa.

La somma totale che viene restituita dal GSE verrà erogata ai beneficiari del bonus mediante rate annuali versate sul conto corrente. Hanno un’estensione che va dai due ai cinque anni massimi. Tuttavia, per i privati che beneficiano di un incentivo di massimo 5.000 euro, c’è anche la possibilità di ricevere tutto il denaro in un’unica soluzione.

Per quanto riguarda i soggetti pubblici che hanno fatto domanda mediante prenotazione, possono ricevere il bonus con una prima rata all’inizio degli interventi e ricevere la restante parte alla fine di questi.

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