11 Apr. 18

Quando fare la manutenzione della caldaia

È normale interrogarsi su quale sia il momento adatto per fare la manutenzione della caldaia. La risposta può essere trovata in men che non si dica, controllando il libretto tecnico della caldaia. In questo modo potremo anzitutto verificare l’eventuale presenza di indicazioni per le tempistiche secondo le quali risulta opportuno effettuare la manutenzione.

La normativa di riferimento in tema di controlli periodici della caldaia è l‘art.7 del DPR 74/2013, che stabilisce che  le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione dell’impianto devono essere eseguite da ditte abilitate, conformemente alle prescrizioni e con la periodicità contenute nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione rese disponibili dall’impresa installatrice dell’impianto.

In sostanza, per sapere quando va effettuata la revisione della caldaia, occorre leggere le istruzioni d’uso dell’impianto che abbiamo in casa, poichè la ditta che ha installato la caldaia deve indicare la periodicità dei controlli, in base alla tipologia di impianto e alla sua potenza, in genere ogni 1 o 2 anni.

Questa è la regola generale, tuttavia gli articoli successivi dispongono che questo articolo che si applica ai territori per i quali le Regioni o le Province autonome non abbiano ancora adottato propri provvedimenti di applicazione della direttiva 2002/91/CE.

Sono, dunque, gli enti locali che hanno la competenza a stabilire la periodicità della manutenzione della caldaia, in  caso di assenza di indicazioni del costruttore o del’installatore,(D.P.R. 74 art 10 comma 3 lettera A) e, quindi, è fondamentale verificare cosa ha stabilito il merito lo specifico ente competente (regione o provincia).
Pertanto, diversi enti regionali e provinciali hanno emesso dei propri regolamenti, adottando per i controlli delle norme più restrittive rispetto a quelle nazionali.

tempistica manutenzione caldaiaPer la Provincia di Lecce, in particolare, l’art. 11 del Regolamento Provinciale (DCP 56/2012) stabilisce che la manutenzione sia effettuata con cadenza annuale, in assenza del libretto d’uso e manutenzione o se il libretto è presente ma non vi sono indicazioni in merito.

Nello specifico, Nuova Salento Energia, che è l’ente autorizzato ad effettuare i controlli sugli impianti termici, ha precisato che la revisione va effettuata: ogni anno, per gli impianti a combustibile liquido e solido e per tutti gli impianti di potenza superiore a 35 Kw; ogni due anni, per tutti gli altri impianti.

Inoltre, in occasione degli interventi di controllo e
manutenzione degli impianti deve essere effettuato anche un controllo di efficienza energetica.

Peraltro, nel caso in non dovessero essere presenti indicazioni puntuali su quale sia la frequenza di manutenzione prevista per quel preciso apparecchio, è possibile trovare una soluzione contattando anche un tecnico specializzato. Quest’operazione va fatta certamente prima che abbia inizio la stagione fredda, in quanto la verifica e le eventuali operazioni di manutenzione vanno operate prima che si riaccendano i riscaldamenti.
Una volta contattato il tecnico della caldaia, la sua consulenza dovrà comprendere un’indicazione sulla futura frequenza dei controlli sul buon funzionamento dell’apparecchio. Anche se a livello intuitivo non risulta difficile immaginare che una caldaia vecchia presenti più problemi di una di ultima generazione, il tecnico potrà essere d’aiuto fugando qualsiasi dubbio.
Va, comunque, ricordato che controllare la caldaia è un’operazione molto importante: a fronte di un piccolo investimento in termini di tempo e denaro, è possibile assicurarsi che la propria casa non corra alcun rischio e che la caldaia risulti ancora efficiente.

Dunque, qualora si avesse il sospetto che l’apparecchio non riscaldi a sufficienza, oppure si verificano strane perdite di pressione, è sempre consigliabile non rischiare di controllare da soli la propria caldaia. Stabilire controlli periodici aiuta a pianificare al meglio la vita domestica, aumentando il senso di sicurezza per tutti gli abitanti della casa.

E per quanto riguarda il controllo dei fumi? Nel caso in cui l’impianto risulti alimentato con combustibile solido o liquido, i fumi vanno controllati con una frequenza di almeno 2 anni. Invece, se l’apparecchio viene alimentato tramite GPL, la necessità di controllo dei fumi raddoppia, diventando obbligatoria solo ogni quattro anni.

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