Condizionatori

15 Set. 22

Smaltimento condizionatori: tutto quello che c’è da sapere

Sempre più richiesto per far fronte alle temperature elevate che caratterizzano le nostre estati, ma apprezzato anche durante gli inverni rigidi e freddi, il condizionatore è uno strumento divenuto assolutamente indispensabile all’interno delle attività commerciali, degli uffici pubblici, ma anche delle abitazioni private. Come tutti gli elettrodomestici presenti nelle nostre case, anche i condizionatori necessitano di una attenta e accurata manutenzione per mantenerne funzionalità e capacità costante di rendimento; se, però, è arrivato il momento di prenderne uno nuovo, è necessario conoscere le regole per il suo smaltimento al fine di non incorrere in sanzioni e non nuocere all’ambiente.

Il “fai da te” è assolutamente sconsigliato!

I condizionatori rientrano all’interno della categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e sono caratterizzati per la presenza di liquidi e gas tossici che, se dispersi nell’ambiente, possono nuocere alla natura e all’ambiente.
Per questo motivo bisogna affidarsi sempre ad un tecnico specializzato che potrà effettuare la dismissione dell’apparecchio ed affidarlo ad un apposito centro di raccolta, all’interno del quale verrà prima messo in sicurezza, collocandolo all’interno di piazzole di conferimento comunali oppure in strutture organizzate e autorizzate per tale servizio, e successivamente smaltito secondo la normativa vigente.

Le aziende che operano con questa tipologia di rifiuti speciali devono essere in linea con precisi requisiti: la disinstallazione, infatti, deve essere svolta da operatori provvisti di patentino F-gas, un documento obbligatorio che certifica l’autorizzazione a gestire gas fluorurati, responsabili dell’effetto serra.
Il trasporto stesso dell’apparecchiatura è un aspetto delicato, in quanto deve avvenire attraverso furgoni abilitati e adibiti al trasporto di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nonché iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali.

Ricordiamo che il “fai da te” è assolutamente sconsigliato: il Decreto Legislativo numero 163 del 5 dicembre 2019 che disciplina le sanzioni per la violazione degli obblighi relativi al corretto smaltimento dei condizionatori e dei rifiuti contenenti gas fluorurati a effetto serra recita:
“Le persone fisiche e le imprese che svolgono le attività senza essere in possesso del pertinente certificato o attestato sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000,00 euro a 100.000,00 euro.”
Il nostro consiglio è quello di rivolgervi sempre a delle ditte abilitate e certificate a norma con il regolamento vigente.

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